“Autorità, Signori Partecipanti, Signore, Signori,
per la prima volta la presentazione delle considerazioni finali non si svolge in coincidenza con l’Assemblea dei Partecipanti che esamina e approva il bilancio della Banca d’Italia.
L’assemblea, lo rammento, si è tenuta lo scorso 28 aprile; dal prossimo anno si terrà entro la fine del mese di marzo, secondo quanto previsto dal nuovo Statuto, coerentemente con l’esigenza, emersa nell’ambito dell’Eurosistema, di approvare e pubblicare i bilanci delle banche centrali dell’area dell’euro entro una comune scadenza.
I risultati di bilancio sono quindi noti; li richiamo in breve. Gli interventi di politica monetaria realizzati in risposta alla crisi hanno determinato una crescita e una ricomposizione senza precedenti degli attivi delle banche centrali nazionali, con un incremento per la Banca d’Italia di Euro 57 miliardi nel 2015; il risultato lordo d’esercizio è stato di circa Euro 6 miliardi, pressoché invariato rispetto al 2014.
In considerazione dell’ampliamento delle dimensioni del bilancio e dei rischi connessi con la progressiva attuazione dei programmi di acquisto di titoli per finalità di politica monetaria, il fondo rischi generali è stato alimentato per Euro 2,2 miliardi.
A fronte di un utile netto di Euro 2,8 miliardi, Euro 300 milioni sono stati assegnati alla riserva ordinaria e Euro 340 distribuiti ai partecipanti sotto forma di dividendo, somma invariata rispetto allo scorso anno; sono stati riconosciuti allo Stato Euro 2,2 miliardi, in aggiunta a imposte per un miliardo.
Il periodo transitorio concesso dal legislatore ai Partecipanti per cedere le quote del capitale della Banca eccedenti il limite del 3% termina alla fine di quest’anno.
Le vendite fino ad aprile hanno trasferito quasi il 14% del capitale a 50 nuovi Partecipanti.
È stato costituito uno schema per dare liquidità al mercato secondario delle quote.
Nella gestione interna la Banca ha perseguito gli obiettivi strategici di consolidare e rafforzare il proprio ruolo nell’Eurosistema, migliorare i servizi alla collettività, innalzare l’efficienza nell’uso delle risorse.
Quest’anno presenterò in Parlamento la Relazione con la quale l’Istituto dà conto periodicamente, a termini di legge, delle proprie attività̀.
Mi soffermo in questa sede sui fatti più̀ importanti…”
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